tag:blogger.com,1999:blog-10805580.post113467580544830410..comments2023-10-23T23:08:04.484+02:00Comments on Baldrus MC : Unknownnoreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-10805580.post-1136478869720444952006-01-05T17:34:00.000+01:002006-01-05T17:34:00.000+01:00caro baldrus voglio sapere la fonte della notizia...caro baldrus voglio sapere la fonte della notizia che samuele bersani e' il figlio di pierluigi!!!!!!!!!!! <BR/>bisogna che leggi + novella 2000<BR/>..non mi puoi scioccare cosi!!!!<BR/>pieroAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-10805580.post-1134981990987972732005-12-19T09:46:00.000+01:002005-12-19T09:46:00.000+01:00Sì, è certamente una discussione “tosta”, ma ben v...Sì, è certamente una discussione “tosta”, ma ben venga. <BR/>Innanzi tutto vorrei tranquillizzare anon2: non ho alcuna intenzione di atteggiarmi a santone, ci mancherebbe. Non ne sarei capace. Sto solo cercando di combattere un sentimento anomalo, eccessivo, che si impadronisce di me quando li vedo, “i porci schifosi”, che si esibiscono in Tv: mi battono con violenza le tempie e provo l’impulso di strozzarli con le mie mani. Non sono contento di questo, e sto cercando di superarlo. Meglio pensare a noi, come dice maline, e pensiamoci “bene”, per migliorare. Sono assolutamente d’accordo, anche se spesso pensare a noi è meno semplice di quello che sembra: prenderci il nostro tempo, per esempio, non è bearci di play station, degli ultimi ritrovati della tecnologia digitale, sky sempre acceso, gadget e giochini vari (parlo anche per me, anche se non sono a livelli patologici). Questo è il tempo di Maya, del Sistema, di Matrix, che si ingozza con le nostre risorse. Che forse è come dici, maline, è “il nostro mondo” e non un organismo metafisico. Però io in questa parola, in questo concetto, vedo un sistema socio-economico che comprende sfruttamento, inquinamento, povertà e ricchezza, la cultura, la tv, la scuola, la guerra, la burocrazia, il nostro mondo, certo, ma un sistema che si è raffinato nei secoli, nei millenni, che si fonda sul furto e sull’attacco a tutte le forme di vita, e si è tinto di vari colori, si è dato varie ideologie, eppure vive in noi, perché, volenti o nolenti, ne siamo in parte vittime, e contribuiamo a tenerlo vivo e potente. Questa entità metafisica (poi io mi diverto a romanzare ovviamente, sono stato un accanito lettore di fumetti) si perpetua nel tempo e nello spazio prendendosi le menti fin dalla nascita, creando, con l’educazione familiare, con la scuola, le future vittime di domani, i futuri consumatori di beni inutili. Combatterlo è un sogno antico, ma combatterlo dall’esterno non ha dato grandi risultati. Tutte le battaglie sono state più o meno delle disfatte. E’ dentro che va combattuto, perché siamo tutti coinvolti, e ci sono varie armi di crescita mentale e spirituale. E qui vorrei dire qualcosa a pap: non ci siamo solo noi un po’ vecchiotti e i giovinastri schiavi del Grande Fratello. Certo, forse sono la maggioranza, però esiste un mondo esterno, che la TV non mostra mai, e neanche i giornali di sistema, di cosiddetta destra o sinistra, se non dipingendolo come un club di violenza, di estremismo e di oscurantismo: sono le masse perlopiù giovanili internazionali che si raccolgono nei cosiddetti Social Forum mondiali, masse variegate, disuguali, talvolta confuse, ma che sono spinte da potenti spinte pacifiste, forse ingenue, ma che rappresentano l’unica speranza di vita nel dilagare della melma nera infetta velenosa della morte capitalista. Non credo che il Mostro riuscirà a soffocare del tutto la vita. L’istinto di sopravvivenza è forte, e se tutto tracollerà, come sembra, tutto rinascerà, perché i Veda dicono che il mondo è già stato distrutto “sette volte” e sette volte è rinato. Siamo all’ottava? Ora io non ho più l’età, o il coraggio, o la forza, non so, per scendere con entusiasmo a manifestare coi Social Forum mondiali, però li considero il futuro e la speranza, senza patetiche illusioni, con realismo. Prendersi il proprio tempo a mio avviso significa riflettere su queste cose, spegnere quel cavolo di televisione, e pensare di mettere fuori le proprie energie e il proprio tempo. Imparare e insegnare. Comunicare. Accettare. Non sono parole d’ordine stereotipate, ma percorsi personali che ognuno deve trovare in se stesso. E a Spy vorrei dire che è dura, molto, molto dura sperare in un cambiamento con le elezioni. Che cambio di classe politiche ci può essere? Negli anni Settanta, diciamo fino alla famigerata marcia dei quarantamila capoccia della Fiat degli anni Ottanta, il sindacato e una parte della Sinistra riflettevano sullo sviluppo, sull’assurdità di un modello unicamente basato sul rapporto consumo-produzione. Ora è tutto sparito, cancellato. Non ci crede più nessuno, a parte le forze ideologiche-sociali di cui ho parlato prima, gli estremisti e gli oscurantisti, i “black block”. Oggi il ricambio sarebbe rappresentato dall’ex ministro dell’industria pesante Bersani? Purtroppo sì. Quello sventra il pianeta per “rilanciare l’economia”, tuona sulle grandi opere che s’hanno da fare, ed è interessato solo a difendere a spada tratta la “loro” Unipol, una “risorsa inestimabile per il capitalismo italiano” (parole sue).<BR/><BR/>Acc... è una fatica improba cari amici, non siamo più abituati a ragionare così tosto...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-10805580.post-1134929797604575852005-12-18T19:16:00.000+01:002005-12-18T19:16:00.000+01:00"Perché chi comanda veramente non è il governo, di..."Perché chi comanda veramente non è il governo, di destra o di sinistra, ma il Sistema, il Capitalismo straccione e rapace, e i governanti sono i loro zerbini. Talvolta il mostro manda al potere dei criminali, dei ladri, come quelli di adesso, poi non gli fanno più comodo, perché esagerano e si bruciano, e allora vanno su quelli “seri”, quelli tosti, poi si torna indietro e così via."<BR/><BR/>Allora io vorrei dire, in questa discussione che mi sembra molto, molto "tosta", caro Baldrus, se tutto è così automatico, destra e sinistra sono uguali, noi non contiamo più niente secondo te? Le elezioni sono niente? E' tutto inutile? Non dico che è sbagliato, però mi sembra che qualche spazio ancora esista, almeno per limitare i danni, no?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-10805580.post-1134910960571150252005-12-18T14:02:00.000+01:002005-12-18T14:02:00.000+01:00Caro Baldrus, una cosa che ha contraddistinto la n...Caro Baldrus, una cosa che ha contraddistinto la nostra generazione sono le utopie. Abbiamo sapute metterle da parte -il che lo considero positivo: io preferisco l'atopia, il non-luogo, dove non si rimane prigionieri, nemmeno dei sogni. C'è però un'altra cosa che ci contraddistingue: è la rabbia -una rabbia che non si deve mai spegnere, solo essere accompagnata interiormente da una quiete che ci permetta di riconoscere il velo di Maya che ci circonda. Occorre donare il tempo ad altri, dici. Vero. Anche a noi stessi però-come "altri" (Je est un autre, scriveva Rimbaud, il grande incazzato dalle semelles de vent). Anche noi dobbiamo imparare a vederci dal di fuori: questo è ciò che ci dà l'oppurtunità di condurre le nostre, anche se piccole, battaglie quotidiane. Fatte non di slogan, ma di sguardi diversi -e anche le nostre azioni allora saranno diverse e non più irretite dal e in quel che tu chiami Sistema (che detto così però dà l'impressione di essere una sovraentità quasi magica) e che io chiamerei semplicemente "il nostro mondo".<BR/><BR/>malineAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-10805580.post-1134835578855819452005-12-17T17:06:00.000+01:002005-12-17T17:06:00.000+01:00Sì, belle parole, sante parole, però quando tu Bal...Sì, belle parole, sante parole, però quando tu Baldrus butti la merdaccia sui porci schifosi (ho 31 aani io, e non ammiro questa gente) io mi diverto un casino. Quindi non smettere per piacere, magari per diventare un santone, che di quelli ce n'è davvero troppi a impestarci l'aria!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-10805580.post-1134739130558547232005-12-16T14:18:00.000+01:002005-12-16T14:18:00.000+01:00si e' bellissimo quello che scrivi e vero....viene...si e' bellissimo quello che scrivi e vero.<BR/><BR/>...viene un momento che non ha più senso dedicare il nostro tempo solo a noi stessi, cioè a Maya, ma bisogna donarlo. Dedicarlo agli altri, per ascoltare, imparare e insegnare, aiutare, accogliere, senza chiudersi in continui giudizi perentori. Questi sono i primi passi per combattere il Sistema, partendo da noi, dal nostro animo. Non sono solo riflessioni filosofiche orientali o buddiste, era l’Uomo Nuovo di Gramsci, era il mito giovanile di liberazione degli anni Sessanta, era il sogno, l’utopia.<BR/>Sembra facile, sembra una banalità, ma è forse l’obiettivo della vita."<BR/><BR/>Si e' questo l'obiettivo della vita, donarsi donare il nostro tempo le nostre capacita' anche i nostri sogni per cambiare le cose sbagliate del sistema.<BR/>Solo che ...la nostra generazione ha ancora dentro, credo, la voglia di farlo, perche' ha la rabbia mai sopita per quello che e' stato, o non e' stato, per quello che abbiamo vissuto, per la scuola che abbiamo frequentato e le famiglie che ci hanno allevato...perche' abbiamo figli adolescenti o ancora piccoli per cui vogliamo serenita'...noi, questi siamo noi, 45, 50 enni...<BR/>ma i 40enni, i 30enni...ci stanno benissimo in questo sistema, ammirano la classe dirigente, la seguono e la voteranno ancora. I giovani sono figli di questo sistema e di questa tv allevati dalla tv spazzatura, dalle varie isole e fratelli e bocche larghe e sederi e seni...e allora non credo che partira' mai da loro l'idea di accogliere, imparare...ascoltare...loro i ragazzi ( ma con loro quelli di 30 anni e giu' di li') insegnano e parlano pensano di avere la verita', non concepiscono il dubbio, l'interlocuzione.<BR/>E allora vedi, vedi che anche io mi lascio prendere dalla rabbia generazionale, perche' forse e' piu' facile lasciarsi prendere da lei che dalla calma.<BR/>In fondo si dice lasciarsi prendere dalla rabbia quindi agire, e abbandonarsi alla calma, quindi...inerzia. <BR/>Per' forse quella tua amica voleva solo dire che quando leggiamo le tue pagine, i tuoi diari, finalmente ci distraiamo in senso classico...ci divertiamo, in senso classico, riusciamo a dimenticare quella rabbia e ci lasciamo prendere dal meraviglioso dell'arte.<BR/>O no?<BR/>papAnonymousnoreply@blogger.com