tag:blogger.com,1999:blog-10805580.post661464153096556303..comments2023-10-23T23:08:04.484+02:00Comments on Baldrus MC : La mia vita complicataUnknownnoreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-10805580.post-60320128948856042442011-09-21T17:20:31.733+02:002011-09-21T17:20:31.733+02:00Caro Dennis, grazie del tuo commento. E salutami M...Caro Dennis, grazie del tuo commento. E salutami MezzalunaTONInoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-10805580.post-20791754609266708752011-09-18T16:37:06.731+02:002011-09-18T16:37:06.731+02:00Non sapevo che il blog di Baldrus avesse ripreso a...Non sapevo che il blog di Baldrus avesse ripreso a girare. Mi fa piacere, molto piacere. Credo sia un po’ come quando il bucato smette di sgocciolare o, che ne so, come quando ci si ricorda di mettere una briciola di curry nel ragù. <br />E allora tu sei uno scrittore di romanzetti thriller sotto pseudonimo, e poi, oltre che fotografo, sei anche l’autore di due romanzi fiaba ambientati in Romagna. Com’è che li hai chiamati questi ultimi? Racconti di un tempo perduto, fiabe, roba tipo Iliade o Conan il barbaro. Ben detto. Io ci avrei messo anche l’Odissea e il Don Chisciotte, ma va bene lo stesso. A me, sai, piace ancora molto l’idea di riportare tutto a casa, e poi, perché no, di continuare anche a girare fuori dal tempo e fuori dal mondo.<br />Comunque il problema, caro il mio Toni Rinaldi, è sempre quello di imparare ad abitare il posto in cui ci si trova a vivere, anche se questo posto non esiste, non è mai esistito e mai esisterà. On the road again, on the way home? Come dice Georges Roditi, “I nomadi non creano nulla e i sedentari sono troppo saggi. Per una grande opera, ci vuole un avventuriero che resti a casa”. <br />Posso mollare adesso una quisquilia decisamente fuori luogo, una scorreggina senza nulla pretendere? Il Don Giovanni di Mozart sembrò piuttosto barbaro all’imperatore che lo pagò, e barbara dovette apparire anche la chitarra di Jimi Hendrix, così come il Sergent Pepper dei Beatles e il Bob Dylan elettrico di Newport 1965. Posso poi anche aggiungere che a me non frega proprio niente se i nostri simili preferiscono la realtà all’immaginazione. Peggio per loro. Il buon vecchio Satie diceva che “l’uomo ha bisogno della Fantasia come io di una gamba di legno”.<br />Ai giallisti il monopolio dell’attualità; e il resto è fantasy, neige d’atan, vintage adolescenziale. Tu poi, oltre che coinvolto in tutte queste cosone, sei anche un fotografo con tutti gli eccetera del caso. <br />E se Jimi, Fotografo e Sergente Draghi fossero la stessa persona, e se questi tre figliocci di Apollo non avessero più la fedeltà sufficiente per raccontare il dato di fatto? E’ una domanda, forse anche un segno della nostra umana e divina imperfettibilità. <br />Kafka afferma di essere entrato nella letteratura dal momento in cui ha potuto sostituire “io” con “egli”. <br />Ma dove sta il problema? perché un problema c’è, non è vero? La serie A e la serie B, ecco il problema. La prima gode di molte considerazioni, ma vende poco. La seconda vende un pochino di più, ma gli accademici non se la filano proprio. La prima parla dei grandi temi della vita, la seconda è uno svago come la televisione. <br />Devo andare avanti? Ovviamente sì e, non essendo uno scrittore in attività, penso di potermelo anche permettere. Ricapitolando, diciamo allora che i tuoi thriller sono di serie B. Su questo non ci sono problemi. Le fiabe adolescenziali sono invece un prodotto di serie A. Per quanto riguarda il mestiere di fotografo, mi ritrovo con le idee molto meno chiare. Puoi aiutarmi? A me pare sia A ma anche B: anima e pornografia, esercito della salvezza e serial killer, letame e diamanti. <br />Adesso, e prendilo come un intermezzo, mi tornano in mente i giorni del Nobel a Montale, di quando il mondo era ancora così giovane, così scemo.... “Esterina, i vent’anni ti minacciano” e poi ancora “Esterina, i ventenni ti minacciano”. Insomma, non c’è niente da fare, prima o poi bisogna proprio decidersi tra il paradiso delle canzoni e quell’altra bella cosa che c’è giù in strada. E’ una questione di rispetto nei confronti di Cronos e, per favore, che nessuno si permetta adesso di fare l’elogio dell’astemio celibe, di Forrest Gump e di Chance il giardiniere. <br />Profondità e superficie, pesantezza e leggerezza, cultura alta e cultura bassa. Ci sono degli scambi...<br />E poi il mondo non si guarda, si ode; non si legge, si ascolta. Quelli che sono cresciuti con Beatles, Bob Dylan e Jimi Hendrix questo gioco lo conoscono bene. Ma senti cosa mi viene in mente adesso che sto per salutarti: Bach e Beethoven hanno legato la terra con il cielo per impedire a Mozart di volare via. <br />Atsalut DennisAnonymousnoreply@blogger.com