venerdì, ottobre 20, 2006


Oh, quanto mi piace

Ho appena visto l’intervista a Oliviero Diliberto alle Invasioni Barbariche (La7).
Sono, i dirigenti dei Comunisti Italiani, particolarmente sensibili alla seduzione della televisione. Sono brillanti, scafati, salottieri. Quell’uomo cattivo e malevolo che è Gianpaolo Pansa, nella sua rubrica sull’Espresso dal titolo Bestiario li sbertuccia spesso. Rizzo lo chiama “il Pelatone”, ma una volta ha colto nel segno (spesso i malevoli colgono nel segno, vi è anche del genio nella malevolenza), quando li ha coperti di sarcasmo perché criticavano la presenza di Bertinotti a un dibattito alla festa di AN, proprio loro, che sono sempre in televisione a godersi la mondanità.
Diliberto è intelligente, colto, spiritoso. Il cosiddetto calcolo politico è chiaro: la televisione è “un mezzo” importante in Italia, e bisogna usarlo per acquisire visibilità, e quindi consensi. Però si intuiva, a pelle, il piacere di essere intervistati, vezzeggiati da quella conduttrice leggera e brava che è Daria Bignardi, si vedeva il narcisismo – normale, umano – che riceveva nutrimento e gratificazione.
E’ così la storia, è così il mondo, e la politica: televisione, mondanità, salotti, criticando ferocemente gli avversari e poi andando insieme nei locali “in” a bere e scherzare.
E’ così che va, per tutti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un tempo al teatro ci si andava, mettendosi magari l'abito migliore, o da sera. Ora il teatro viene da noi, direttamente nelle nostre cucine, nei nostri soggiorni e possiamo assistervi in pantofole, coi pantaloni da joggin...
Questioni di stile... e di noia.