venerdì, ottobre 21, 2005

A.C.S.T.V.
(Alcune Cazzate Sulla TV)

Rockpolitik, l’evento televisivo dell’anno: poiché aspettavo con curiosità l’arrivo di Santoro ho sopportato stoicamente Celentano che cantava, che per per me equivale, più o meno, a spostare dei sacchi di cemento di 50Kg (che ho davvero spostato nei cantieri, per un certo periodo della mia vita). Devo dire comunque che la lettura di ciò che è lento e ciò che è rock è stato divertente, con quel chitarrista bravo che sembrava Jimmy Page da giovane; e tutta la vicenda della censura, con Berlusconi minaccioso che sembrava Pinochet, e Santoro così accorato, e Biagi, Luttazzi, è stato forte, una volta tanto senza falsi pudori, senza ipocrisie, Ed è bello assistere, il giorno dopo, alle reazioni scomposte dei giannizzeri della destra. Che non si prendono davvero sul serio, ho idea; perché, come ha detto Santoro, forse l’epoca del più turpe pecoreccio italiano in politica sta lentamente tramontando; prende nuovamente forma, per l’ennesima volta, forse per l’eternità, il centro, e i parassiti, le belve fameliche ululano, ma si stanno già riciclando.

Lo spot della Wolkswagen è odioso. Fa pubblicità a un gioco mortale, il salto dai ponti (alcuni ragazzi si sono sfracellati con questo sport). Poi è un inno all’ipocrisia, alla coscienza sporca, che viene rappresentata con finta ironia, con stile glam. E’ eticamente laido, una porcheria. Meglio quello della BMW, che scorre sulla musica di Jimi Hendrix.
Abbasso la W!

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