Mentre guardavo No Direction Home, il bellissimo film di Scorsese su Bob Dylan, con quelle interviste laconiche, ironiche, dove un Bob Dylan scontroso parla pochissimo, perlopiù con battute che prendono in giro l’intervistatore, e smorza ogni slancio retorico, pensavo ai nostri gruppi e cantanti intervistati su Videomusic, dove traspare l’ansia o il piacere di apparire, di compiacere l’intervistatore e il pubblico, e fanno i bravi, i simpatici, i brillanti. E mi sono chiesto: ma è lo stesso mondo? Oppure mi sono addormentato e mi sono svegliato in un altro segmento spazio-temporale?
2 commenti:
C'è un bellissimo filmato con l'allora Ministro della cultura francese Jack Lang che insignisce Dylan della Legion d'Onore (se non sbaglio). A conclusione del tutto c'è il bacio accademico. Dylan pare uno zombie, sperduto sul palco, sempre con gli occhi semiabbassati, con furtive occhiate a destra e a manca -nelle quali pare chiedersi (penso che in realtà se lo chiedesse veramente)il rimbaudiano: "Che ci faccio qui?".
Più tardi lo stesso Lang confessa di essere stato molto in imbarazzo e di essersi chiesto del senso di una onorificenza del genere: a Dylan, una spanna al di sopra di ogni cosa ci fosse in quella sala; a Dylan che non ha mai cantato in modo uguale lo stesso pezzo perchè lui non è un disco, ma un cantante, un uomo -e che si permette di tanto in tanto di scordare i testi...
Quello che sicuramente non ha senso è qualsiasi paragone con i gruppi ed i cantanti di cui parli, la cui shirt (senza maniche, se no mica si vedono i tatuaggi -spesso l'unica cosa "bella" che hanno) o l'elastico delle mutande sono la cosa più importante da mostrare. Non è un altro mondo Baldrus; è lo stesso ma trasformato: l'importante non è reggere un paio di anni, ma un paio di mesi o di settimane -il famoso quarto d'ora di Warhol. Di più non viene concesso a chi è senza carattere. E, come dice Amleto, "il resto è silenzio".
hr
grazie dell'intervento hag, hai reso reale e causale il codice contenuto nella mia domandina.
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