giovedì, gennaio 12, 2012

Canzoni d'amore in mezzo alle gambe

Come ho scritto nella mia scheda biografica dell’antologia Love Out la vita (la mia), è divisa in fasce: ora mi trovo in un segmento di lettura del mainstream. Così ho attaccato l’ultimo libro di Andrea De Carlo, LEIELUI. Per il momento è presto per parlarne, De Carlo è stato importante nella mia formazione stilistica con Due di due, Tecniche di seduzione, poi mi è sembrato un clone di se stesso finché ho beccato un paio di libri di qualità bassissima, così l’ho dimenticato; ora ho deciso di tornarci su. Per me è anche un’ottima palestra per superare i pregiudizi, cioè leggere qualcosa o qualcuno senza farsi ottenebrare da prevenzioni. Fatto sta che ho trovato questo passo, dove la LEI ricorda il suo vecchio rapporto con un tipo “altamente instabile”:

Dopo cinque anni di dichiarazioni di onnipotenza alternate a crisi azzeranti, canzoni d’amore scritte per lei e grattate in mezzo alle gambe, contemplazione di stelle e ubriacature sistematiche, cene a lume di candela e ritardi a ogni appuntamento rivendicati con protervia feroce da bambino mai cresciuto (…)

Ecco, ho letto e riletto “canzoni d’amore scritte per lei e grattate in mezzo alle gambe” e per quanto mi sia lambiccato il cervello fino allo sfinimento non sono riuscito a capire cosa significa “grattate in mezzo alle gambe”. Limite mio?

8 commenti:

Paolo1984 ha detto...

di De Carlo ho letto al ginnasio Due di due e mi piacque poi più nulla di suo fino a quando, senza un perchè preciso, ho letto Leielui e l'ho apprezzato..non sono un critico letterario ma lo trovo molto convincente nel descrivere, i desideri e le contraddizioni dei protagonisti..certo Daniel, se vogliamo è il classico scrittore in crisi ultracinico (non fa che esprimere disprezzo per praticamente tutto compreso il concetto di famiglia e pessimismo cosmico sul rapporto uomo-donna e sul genere maschile in particolare) che però si renderà conto di poter amare di nuovo (ho rivelato troppo?)..non un personaggio originalissimo ma raccontato bene come è raccontata in maniera credibile Clare Moletto..insomma tutti i personaggi del libro anche i minori mi hanno comunicato qualcosa, mi sono sembrati "veri", persone che potresti conoscere davvero..non so esprimermi meglio, mi spiace.
Davvero non voglio rischiare di spoilerare, ma ho adorato pure il finale ultraromantico (che smentisce genialmente il pessimismo cosmico di cui sopra). Quanto alla cosa delle "grattate"..forse non è il passaggio più riuscito: l'intento era descrivere l'instabilità dell'ex di Clare (Daniel lo definirà "il pupazzo") che passava dal romanticismo più melenso alla "porcaggine"..il fatto è che io penso che anche una relazione romantica un po' di "porcaggine" reciproca e giosa possa prevederla

Paolo1984 ha detto...

Comunque ho letto un po' di pareri su ibs: solita ridda di pro e contro, ma i detrattori del libro (non è piaciuto neanche ad alcuni fan) sono concordi nel definirlo inutilmente lungo, banale, protagonisti stereotipati e "irritanti" e finale atroce (è stato definito "hollywoodiano" e potrei concordare ma non lo vedo come un difetto)..ancora una volta rimango stupito di come uno stesso libro possa essere percepito in maniera totalmente differente..a me i personaggi e le loro dinamiche sono parse non originalissime (del resto non credo nell'originalità come valore assoluto e non credo che si collochi necessariamente nella trama, c'è chi pensa che le storie siano già state tutte raccontate) ma credibili e ben raccontate..e non "stereotipi" in senso deteriore..a questo punto mi chiedo, sarò "indulgente" io o saranno troppo severi gli altri con questo libro?

Paolo1984 ha detto...

scusa se torno,ma ho letto il tuo post sulla Sacra Famiglia Unita su Lipperatura e non ho potuto non pensare a Daniel Deserti che nel libro esprime concetti molto simili (e altri ancor più negativi ne esprime sul rapporto uomo-donna e sull'amore ma poi...) in parte condivisibili e in parte no..io mi ostino a credere che le famiglie veramente unite che sanno superare i contrasti esistano

Baldrus MC ha detto...

Caro Paolo, grazie dei tuoi commenti. Sto andando avanti nella lettura, sono circa a metà, avrei anch'io molto osservazioni, ma preferisco aspettare di averlo terminato. Può anche darsi che lo recensirò, anche se dubito, perché non so trovare un valido motivo per farlo. Però un'idea si è fatta strada. Concordo su quanto dici su Deserti, sul disprezzo. E' un aspetto che ricorre nei suoi libri. L'artista, che è spesso il personaggio principale, è chiuso nel suo disprezzo di tipo anarchico-nichilista verso la bassezza e la volgarità del resto del genere umano. Tutti sono così brutti, prevedibili, mediocri, solo lei e lui si innalzano verso il cielo azzurro della bellezza. Alla lunga risulta irritante, per me è semplicemente inutile. Però riconosco molti aspetti interessanti della sua scrittura, che ho sempre apprezzato, e un suo talento naturale nel descrivere i personaggi, i loro comportamenti.

Poi non devi preoccuparti di essere un critico, io mi servo di pareri come il tuo, non certo di recensioni preconfezionate.

Sulla Sacra Famiglia, ovviamente in un commento ho banalizzato un po' le cose, però solo se la famiglia (voglio precisare che ho famiglia, una figlia diciassettenne che assomiglia anche fisicamente alle ragazze del video) saprà aprirsi verso forme più comuniarie e sociali potrà salvare se stessa e il resto dell'umanità.

Paolo1984 ha detto...

Grazie per la tua risposta. Sì, in effetti Daniel è una versione più cinica e in un certo senso volutamente "antipatica" di Guido Laremi (per quanto nel finale..ma non ti svelerò di più)

Paolo1984 ha detto...

mentre clare, in comune con guido ha la curiosità verso nuove esperienze che però finiscono sempre per lasciarla insoddisfatta e farla sentire in trappola, non è cinica come daniel, è più "positiva" di lui nei confronti del mondo e delle altre persone, ma in comune tra loro (e in comune con Guido Laremi che a quanto pare è il personaggio che De Carlo ama di più, gli è rimasto dentro, è quello a cui non sa o probabilmente non vuole rinunciare) hanno l'insicurezza, un'insoddisfazione di fondo..un sentirsi "alieni" in una realtà mediocre...tra l'altro sono entrambi per metà stranieri, forse anche questo contribuisce a evidenziare la loro "diversità" rispetto agli altri.
Ovviamente concordo sul talento di De Carlo nel descrivere personaggi e comportamenti

Baldrus MC ha detto...

Sì, Clare è tracciata bene, sono d'accordo. De Carlo li sa realizzare bene i personaggi, è un ottimo ritrattista. E' l'approccio della narrazione col personaggio stesso che crea problemi. Quando si conoscono, una parte molto lunga, il Liguria nella casetta poi al ristorante, la inonda di un tale elenco di complimenti da risultare addirittura stucchevole. C'è come una mancanza di naturalezza, un manierismo di fondo. Poi c'è un uso eccessivo dell'alcol, non è naturale soprattutto per una tipologia come quella di Clare tutto quel bere Negroni e vino ecc.

Paolo1984 ha detto...

la inonda di complimenti e la "analizza" ma quello forse è in linea col comportamento del cinicone che si sta innamorando (ma ancora non lo sa), che l'ha raggiunta in Liguria senza saper bene perchè..confesso comunque che durante la lettura non mi sono accorto della "non naturalezza" di cui parli, magari ero troppo preso dalla vicenda di questi due, (che era quello che voleva De Carlo), dal fatto che stavano iniziando a conoscersi davvero..forse avrei bisogno di rileggerlo con più distacco