Chiudiamo immediatamente l’Ordine dei Giornalisti
La proposta non deriva tanto dai soliti, piccoli, irritanti privilegi tipici di tante corporazioni: privilegi previdenziali, la possibilità di circolare in auto anche nei giorni di blocco totale eccetera; no, queste sono sciocchezze; l’Ordine è da chiudere immediatamente perché è affollato da una miriade di personaggi che col giornalismo non hanno nulla a che fare. L’inquinamento, cioè, ha raggiunto un tale livello di gravità che l’esistenza di un’organizzazione come questa, con uno statuto che si richiama alla deontologia professionale, al rispetto della verità, è diventata un controsenso. E’ come se nell’Ordine dei Medici convivessero dei bravi chirurghi, degli ortopedici, degli scienziati, accanto a dei guaritori televisivi che usano le carte e la magia: il prof. Veronesi e Vanna Marchi, per capirci, insieme nella stessa famiglia.
Prendiamo gli insigni giornalisti televisivi: a parte le tre reti private, che sono organi di propaganda personale di un padrone, almeno due telegiornali RAI ogni giorno compiono un’opera sistematica di adattamento della realtà alle esigenze di chi detiene il potere. Dalla sua rubrica su La Repubblica Sebastiano Messina ha lanciato un appello ai lettori di telegiornale democratici perché si dimettono ogni volta che sono costretti a leggere notizie palesemente manipolate, cioè praticamente ogni giorno. Uno di loro ha risposto che, se ciò avvenisse, il grande Clemente Mimun gongolerebbe di una gioia inebriante perché potrebbe finalmente portare a compimento la sua opera di occupazione totale di tutti, ma proprio tutti gli spazi coi suoi fedelissimi. Ora, ha senso che nello stesso ordine, con le stesse regole, convivano questi propagandisti politici con una reporter come Giuliana Sgrena? Sono giornalisti questi agit-prop del regime?
Comunque va detto che da sempre il Potere ha occupato l’informazione, e da sempre i giornalisti si sono messi al servizio – con zelo, con vero istinto da servo, da sguattero – dei regimi. E’ sempre stato così e sempre sarà così, perché le cose non cambiano, purtroppo. Tuttavia nell’Ordine non vi è solo l’inquinamento dei propagandisti; questo è certamente l’aspetto più triste, più pericoloso, ma dove mettiamo i cosiddetti giornalisti mondani? Talvolta guardo il programma La vita in diretta, e mi prende la malinconia quando vedo il povero Michele Cucuzza, che era uno stimato lettore di telegiornale, ridotto com’è ridotto: insaccato in vestiti all’ultima moda, strangolato dai colletti delle camicie firmate, che tenta di blandire le star televisive con complimenti esagerati e sorrisi tirati su una faccia che non è predisposta al sorriso. Ma i personaggi più inquietanti – e sono davvero giornalisti iscritti all’Ordine? – sono gli inviati. Ciondolano dietro alla stellina di turno, la presentatrice di grido, l’attrice, inondandola di lusinghe, complimenti, facendo domande così ovvie che talvolta la starlette li guarda persino un po’ sorpresa? “Ti piace recitare?” Leggendario il “servizio” di uno di questi poveracci su Simona Ventura: la stellona scendeva una scala mentre l’inviato le razzolava dietro ripetendole di continuo quanto era bella, e brava, e intelligente, e spiritosa. E la Grande Dama della tivù non poteva fare altro che ripetere “grazie, oh, grazie”. Io provavo un pudore che mi costringeva ad abbassare lo sguardo, di fronte a un simile svilimento professionale e umano.
E’ probabile che l’Ordine, di cui tra l’altro continuo a fare parte, non so neanch’io perché, sia composto soprattutto da questi individui, e i veri giornalisti, i cronisti seri, coloro che vanno sul posto a fare ricerca, e rischiano, spinti dall’amore per la verità, siano ormai una minoranza.
Chiudiamolo quindi, chiudiamolo per sempre e non se ne parli più.
La proposta non deriva tanto dai soliti, piccoli, irritanti privilegi tipici di tante corporazioni: privilegi previdenziali, la possibilità di circolare in auto anche nei giorni di blocco totale eccetera; no, queste sono sciocchezze; l’Ordine è da chiudere immediatamente perché è affollato da una miriade di personaggi che col giornalismo non hanno nulla a che fare. L’inquinamento, cioè, ha raggiunto un tale livello di gravità che l’esistenza di un’organizzazione come questa, con uno statuto che si richiama alla deontologia professionale, al rispetto della verità, è diventata un controsenso. E’ come se nell’Ordine dei Medici convivessero dei bravi chirurghi, degli ortopedici, degli scienziati, accanto a dei guaritori televisivi che usano le carte e la magia: il prof. Veronesi e Vanna Marchi, per capirci, insieme nella stessa famiglia.
Prendiamo gli insigni giornalisti televisivi: a parte le tre reti private, che sono organi di propaganda personale di un padrone, almeno due telegiornali RAI ogni giorno compiono un’opera sistematica di adattamento della realtà alle esigenze di chi detiene il potere. Dalla sua rubrica su La Repubblica Sebastiano Messina ha lanciato un appello ai lettori di telegiornale democratici perché si dimettono ogni volta che sono costretti a leggere notizie palesemente manipolate, cioè praticamente ogni giorno. Uno di loro ha risposto che, se ciò avvenisse, il grande Clemente Mimun gongolerebbe di una gioia inebriante perché potrebbe finalmente portare a compimento la sua opera di occupazione totale di tutti, ma proprio tutti gli spazi coi suoi fedelissimi. Ora, ha senso che nello stesso ordine, con le stesse regole, convivano questi propagandisti politici con una reporter come Giuliana Sgrena? Sono giornalisti questi agit-prop del regime?
Comunque va detto che da sempre il Potere ha occupato l’informazione, e da sempre i giornalisti si sono messi al servizio – con zelo, con vero istinto da servo, da sguattero – dei regimi. E’ sempre stato così e sempre sarà così, perché le cose non cambiano, purtroppo. Tuttavia nell’Ordine non vi è solo l’inquinamento dei propagandisti; questo è certamente l’aspetto più triste, più pericoloso, ma dove mettiamo i cosiddetti giornalisti mondani? Talvolta guardo il programma La vita in diretta, e mi prende la malinconia quando vedo il povero Michele Cucuzza, che era uno stimato lettore di telegiornale, ridotto com’è ridotto: insaccato in vestiti all’ultima moda, strangolato dai colletti delle camicie firmate, che tenta di blandire le star televisive con complimenti esagerati e sorrisi tirati su una faccia che non è predisposta al sorriso. Ma i personaggi più inquietanti – e sono davvero giornalisti iscritti all’Ordine? – sono gli inviati. Ciondolano dietro alla stellina di turno, la presentatrice di grido, l’attrice, inondandola di lusinghe, complimenti, facendo domande così ovvie che talvolta la starlette li guarda persino un po’ sorpresa? “Ti piace recitare?” Leggendario il “servizio” di uno di questi poveracci su Simona Ventura: la stellona scendeva una scala mentre l’inviato le razzolava dietro ripetendole di continuo quanto era bella, e brava, e intelligente, e spiritosa. E la Grande Dama della tivù non poteva fare altro che ripetere “grazie, oh, grazie”. Io provavo un pudore che mi costringeva ad abbassare lo sguardo, di fronte a un simile svilimento professionale e umano.
E’ probabile che l’Ordine, di cui tra l’altro continuo a fare parte, non so neanch’io perché, sia composto soprattutto da questi individui, e i veri giornalisti, i cronisti seri, coloro che vanno sul posto a fare ricerca, e rischiano, spinti dall’amore per la verità, siano ormai una minoranza.
Chiudiamolo quindi, chiudiamolo per sempre e non se ne parli più.
1 commento:
Dal sito dell'ANSA
http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/italia/news/2005-02-15_4067677.html
"- BARI, 15 FEB - L'Ordine dei giornalisti della Puglia ha radiato Loredana Lecciso per morosita'. Lo ha deciso il Consiglio dell'Ordine. Non e' stato esaminato invece un altro procedimento avviato due mesi fa per 'violazione del decoro professionale' nei confronti della show girl pubblicista pugliese perche' la Lecciso non si e' presentata.'Faro' ricorso' ha annunciato Loredana Lecciso."
Ora, la vera notizia non era tanto che la Lecciso fosse stata radiata dall'Ordine dei giornalisti: ma che ci fosse entrata.
Ma questo nessuno l'ha detto.
Posta un commento