domenica, febbraio 13, 2005

superkult

La svolta mistica di Vittorio Feltri


Posso confessare una cosa? A me Vittorio Feltri è simpatico. Sembra uno studioso di Chaucer con quei pantaloni di velluto, la pipa, i modi compassati; invece il suo stile è talmente violento, brusco, semplice nella sua brutalità, uno stile da perfetto spaccaculi del profondo Nord, quelli che, per intenderci, “non ci rompete i cujun voialtri finocchi ecologisti”, che, quando mi capita, lo leggo sempre con una sorta di divertita, perversa curiosità.
Ciò è avvenuto proprio l’altro giorno, quando ho ricevuto per posta il n. di gennaio 2005 di Espresso Sud, un mensile della Puglia dove il nostro ha una rubrica fissa. Beh, sentite un po’ scrive e dite se non siamo di fronte a una vera e propria svolta mistica:

“Vi stupirò. Da qualche tempo sono soggetto a un fenomeno di telepatia e ricevo i pensieri di Silvio Berlusconi. Sono lì in poltrona a meditare sulle vicende politiche italiane e la mia testa, dopo qualche elucubrazione, si mette in contatto con quella del Cavaliere, ne capta i messaggi”.


Se lo impara l’Emilio sono guai grossi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

i pensieri di berlusca hanno gli stessi andamenti di quelli dei cani di pavlov.
vanno tutti dove c'è da mangiare.
non importa cosa, non importa come, basta mangiare.
che c'è di strano se uno come feltri, che almeno sa cos'è un sarto, l'ha scoperto?