martedì, giugno 28, 2011

Sta crescendo

Questo miniracconto è contenuto nell'antologia 365 racconti horror per un anno, uscita il 15 maggio 2011 per Delos.

Lo sento, attraverso la porta blindata della sua camera. Non me l’aspettavo, l’ultima crisi risale a meno di tre mesi fa. I tempi si stanno accorciando dunque. Se continua così il punto di passaggio arriverà tra un paio d’anni. La cantina di cemento armato è terminata, ma non riesco ad accettare l’idea di doverlo rinchiudere lì dentro. Eppure non c’è scelta.
 Prendo il Taser. Se tenta di aggredirmi lo fermerò con una scarica da 50.000 volt. Non è ancora in grado di reggerla. Almeno spero.

venerdì, giugno 24, 2011

Bassa Romagna, Yoknapatawpha, Italia

Ho letto Luce d’Agosto di William Faulkner da ragazzino, in un periodo difficile, giorni perduti in cui mi sentivo particolarmente isolato, senza prospettive, come spesso accade agli adolescenti. E come spesso accadeva in quella terra degli anni ‘70, la Bassaromagna che sembrava il profondo Sud degli Stati Uniti, coi suoi uomini massicci e razzisti, omofobi e duri. Il razzismo era una componente molto diffusa, anche se non c'erano i negri, essendo l’immigrazione un fenomeno ancora quasi sconosciuto (ma non l’emigrazione, con molti italiani che continuavano a raggiungere la Germania e la Svizzera in cerca di lavoro). Il razzismo si indirizzava soprattutto verso i marocchini, cioè gli italiani meridionali. Respiravo quell’aria soffocante, lavoravo in fabbrica durante le vacanze estive ed ero costretto a parare i monologhi degli altri operai sui marocchini fannulloni (e magari questi discorsi venivano fatti mentre si era imboscati a fumare e sonnecchiare), sui culattoni, e così via. Insomma, leggendo quel poderoso romanzo mi sembrava di esserci, a Yoknapatawpha.

domenica, giugno 19, 2011

I've got some Friends (?)


Alla serata/manifestazione della FIOM Tutti in piedi.
Arriviamo verso le 22, il parco di Villa Angeletti è strapieno. Lo capiamo mentre cerchiamo disperatamente parcheggio, che trovo in un buco che solo io conosco, poiché lavoro a poche centinaia di metri, nel palazzo di cristallo che sembra uscito da una pagina del mio La città nera. Ma guarda un po' che razza di coincidenza, penso a volte.
Lo capiamo per strada, mentre con alcuni amici ci dirigiamo verso l'entrata del parco, lo capiamo dal flusso ininterrotto di persone, quasi tutte giovani, che si dirige nella stessa direzione. E' come viaggiare sulla corrente di un fiume in piena.

martedì, giugno 14, 2011

Problems


Problems.
Reading problems.
Ho un problema di lettura dei romanzi contemporanei. Cerco di risolverlo, anche perché mi sembra di vivere in un'altra epoca. Non è sempre facile discutere con qualcuno e sottrarsi alla domanda: “conosci quello? Hai letto il suo libro?”. Mi è capitato anche durante una intervista televisiva: “ha letto il tale scrittore? Cosa ne pensa?” Perdio, sarebbe carino evitare queste domande così dirette.

venerdì, giugno 10, 2011

Chi ha paura del brigadiere Soncini?

Un pomeriggio d’agosto, con un caldo afoso e il sole che picchia come un maglio, noi ragazzi siamo sdraiati sulla sabbia del fiume, coi piedi in acqua. Quando il calore si fa insopportabile ci tuffiamo, ci rinfreschiamo nella pigra corrente della buca di Filippi, un invaso lungo circa cinque metri dove l’acqua è alta e non si tocca.
            D’un tratto sentiamo, sull’argine, un motore che si avvicina. Sembra un trattore, arriva sopra di noi e si ferma. Un ragazzo si alza in piedi, allunga il collo e dice: “Osta della miseria, sono arrivati i caramba”. Ci agitiamo, stupiti, non sappiamo che fare. I carabinieri qui alla buca? Perché?