giovedì, settembre 25, 2014

Against the Troika

Giochi sporchi, sporchissimi, luridi nel baraccone italiano. Dopo alcuni mesi di populismo e di annunci, il governo dei saltimbanchi, cioè ministri di paglia che fingono di governare, i cosiddetti “poteri forti” (banche internazionali, e la troika), stanno staccando la spina. Troppo poco operativo, non abbastanza massacratore. Renzi avrebbe ormai i giorni contati. La corsivista di carmilla lo dice da sempre, e io non ci credevo. Renzi è troppo populista, pensavo, e in Italia, si sa, il populismo paga sempre.

mercoledì, settembre 17, 2014

Un film che non tramonta mai

Ho rivisto, per la terza o quarta volta, Pat Garrett e Billy the kid, di Sam Peckinpah, del 1973. Quarant’anni. E non ha perso un’oncia di interesse, né di attualità. E’ tutto ancora valido, tutto di prim’ordine, dalla colonna musicale di Bob Dylan alla storia ai personaggi allo stile. Insomma, un capolavoro che non si fa intaccare dal tempo. Forse perché è una storia epica, eroica, romantica e un po’ disperata, e queste cose non invecchiano mai. Kris Kristofferson è speciale, Bob Dylan è speciale e divertente, James Coburn è un gigante. E’ lui il personaggio principale, il più complesso. Ha “tradito” il suo passato perché vuole vivere, vuole invecchiare. Vuole avere un lavoro, un futuro. Per cui si rimette al servizio del padrone Chisum, per il quale è stato un pistolero, insieme a Billy, come sceriffo con l’incarico di catturare o uccidere il suo vecchio pard. Scende a patti – patti pesanti – con la realtà, sporca, puzzolente e pelosa. E lo sa. Ma va avanti, perché crede di non avere scelta. Anche il Kid crede di non avere scelta. Lui è un eroe, è dalla parte dei deboli e degli indifesi, contro Chisum, e per questo il suo destino è la morte. Pat Garrett è l’uomo del destino. Uccide il Kid perché "deve". Lo uccide quasi a tradimento, tanto non fa differenza. Uccide tutto ciò che ancora di eroico sopravvive in lui, uccide la sua giovinezza, uccide una parte di se stesso. E quando se ne va noi sappiamo che anche lui è morto. E' morto dentro, un morto che cammina. Anzi, che cavalca.
In questo Pat Garret è l’uomo moderno.
Come Baudealire.

venerdì, settembre 12, 2014

Sua Oscenità



27 milioni di € come “liquidazione” per l’uscita del nobile Luca Cordero di Montezemolo dalla Ferrari. Un’oscenità vivente. Un’offesa a tutte le difficoltà esistenziali di chi combatte per sopravvivere in una società controllata dagli squali, dai ladroni legali e dai mafiosi istituzionali. Da dove vengono questi soldi? Uno dice, cavoli loro, tanto è il privato. Invece no. E’ tutto “olistico”, come ogni cosa o creatura che si muove su questo pianeta. Quando la FIAT, proprietaria della Ferrari, va in crisi, chi paga? L’INPS, con la cassa integrazione. Cioè i pensionati, spennati dai governi-vampiro che rubano gli euro ai vecchi per tutelare i superstipendi e i profitti dei padroni. Gli orribili, tremebondi pagliacci televisivi che fingono di “governare” sono lì apposta. E la FIAT che se ne va dall’Italia per non pagare le tasse?

mercoledì, settembre 10, 2014

La sterminata famiglia dei bookinari

Così anch'io ho una pagina facebook. L'ho scoperto per caso qualche giorno fa. Non l'ho aperta, almeno non in modo cosciente. Posso avere aperto una pagina facebook per sbaglio? O per caso? Eppure è lì. Ora cercherò di farla funzionare, essendo uno dei pochi in Italia a non averne una (cioé, ero: ora c'è!). Ho anche 2 amici, che non so come ci sono finiti. Qualcuno mi aiuterà a capirci qualcosa. Anche a mettere una  foto. Comunque temo che il mio solito problema tornerà a farsi vivo: l'incapacità, o l'impossibilità di curarne regolarmente l'aggiornamento, che è la chiave per tenerla attiva a visitata (come questo blog). Poi dovrò anch'io procurarmi uno smarphone, così diventerò uno di quelli costantemente chini sul telefonino a digitare ossessivamente.
Non l'ho fatto apposta, dannazione, ma ormai ci sono.