Al di là e al di qua
Stamattina alle otto, su Rai 1, il neo direttore di Panorama presentava l'ultima iniziativa editoriale del giornale, cioè la pubblicazione in sei volumi, allegati al settimanale, dell'Enciclopedia Dantesca a cura dell'Istituto Treccani. Il direttore, prima di inziare a imbrodarsi di brutto, ha detto subito: il fatto che questa iniziativa comprenda una casa editrice come la Treccani, che è "al di là di ogni sospetto"... e poi via a imbrodarsi, non lo facciamo per le vendite ma per portare a casa dei lettori un'opera importante, cioè loro sono spinti solo da nobili impulsi eccetera; a un certo punto, per imprimere maggiore enfasi, ha ripetuto "perché la presenza della Treccani, che è al di là di ogni sospetto"... Questo insistere sull'al di là di ogni sospetto mi ha colpito: che il direttore avesse ben chiaro che il suo giornale, uno dei più tremebondi fogli della destra berlusconiana, si pone saldamente "al di qua"?
1 commento:
Al di là (del bene e del male)-Nietzsche.
Al di là (dl mare più profondo, ci sei tu)-Betty Curtis.
Al di là (di pomeriggi,in cui fabbichi il tuo mondo, che ti tradirà)-De Gregori.
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E l'Al di là dell'erternità? Esiste un Al di là? Penso di no, per questo cerco di far tutto (quello che posso) nell'al di qua.
maline
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