giovedì, marzo 08, 2012

La società civile, contro il Pensiero Unico

Sulla manifestazione di domani a Roma indetta dalla FIOM segnalo questo articolo di Valerio Evangelisti , che sottoscrivo fino all'untima parola.

Dopo il governo della volgarità populista, ecco quello dell’astuzia conservatrice. Cambia lo stile, è indubbio, ma non cambiano le finalità. Persone garbate e distinte ribadiscono che la crisi la devono pagare coloro che non l’hanno mai provocata: gli operai, i lavoratori dipendenti, gli studenti, il commercio al minuto, i precari, l’impresa artigiana, persino gli immigrati. Come contentino, blitz ridicoli – ma amplificati a livello mediatico – su centri di vacanze di lusso, da cui, dopo l’infinito iter del contenzioso tributario, si tireranno su quattro soldi.
Ciò per poter dire che si è colpita («dolorosamente») ogni classe. Con l’autorevole avallo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il quale, impossibilitato a starsene zitto almeno un giorno, afferma che al risanamento del paese devono contribuire abbienti e non abbienti.


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