[Ho scritto questo articolo per il portale Tiscali, grassetti compresi, uscito oggi.]
Oggi in Italia esiste un nuovo nemico. Un nemico assoluto, trasversale, una Nemesi addirittura: Beppe Grillo, e con lui il M5S. Tutti i partiti, i commentatori, i giornalisti (con l’eccezione di quelli del Fatto) si scagliano contro la nuova nemesi con una virulenza che lascia sbalorditi. Grillo e i suoi sono il Male Assoluto, il Populismo in persona, la Provocazione, il Vuoto. Non hanno progetti, solo distruzione e confusione. Solo oscenità. La televisione italiana, da sempre, come da tradizione, asservita al Potere di turno a livelli di Pravda, o di televisione coreana (manca solo l’appellativo, che prima o poi uscirà, magari per un lapsus, di “caro leader”), si adegua. Gli “intervistatori” televisivi pongono la domanda sul Male Assoluto con la risposta già allegata, il qualunquista, il populista, il distruttore ecc.
Parlano male, malissimo di Grillo e dei suoi la sinistra, il centro, la destra. Ne parlano malissimo Sallusti, Marine Le Pen (sapientemente imbeccata dalla Gruber), i vari commentatori televisivi di professione del PD, del NCD, di Forza Italia. Grillo ha paura. Grillo vuole provocare perché ha capito che fare casino pagherà alle elezioni. Grillo sa interpretare il mal di pancia degli italiani, che riempie di vuoto e di demagogia. Ecc. Ecc. Ecc.
Insomma, hanno scoperto il diavolo. Grillo è Satana, e il M5S la sua corte di demoni. Ma è possibile? Dunque esiste il diavolo? E chi è laico, come la mette? Chi non crede nel diavolo, come può assistere a questo quotidiano linciaggio? Non sarà controproducente per il branco dei linciatori? Di fronte a un simile spettacolo anche chi non lo sarebbe rischia di diventare grillino.
Cosa peraltro non proprio facile. Perché le contraddizioni ci sono. I vuoti anche. Grillo lancia slogan giusti e condivisibile. Diciamo pure che è l’unico, nella frittura mista italiana, dove i populisti accusano gli altri di essere populisti.
Per esempio: Grillo è contro le privatizzazioni. Vuole la sanità pubblica, i trasporti, l’acqua, le pensioni. Giustissimo, in un regime che procede a colpi di spending rewiew che porteranno, in capo a sette-otto anni, alla totale distruzione del Welfare italiano, che era uno dei più avanzati del mondo.
Ma Grillo è contro i dipendenti pubblici, che considera una casta di privilegiati. Qua e là ha anche detto che andrebbero “aboliti”. Ma allora chi amministrerà la sanità? E i trasporti? E le pensioni? I privati? E chi li pagherà, se gli enti non dovrebbero venire privatizzati? E chi sono i privilegiati? I dipendenti dei comuni? I loro stipendi sono al di sotto del livello minimo di sopravvivenza, e i contratti sono bloccati dal 2009, fino al 2020!
Contraddizioni, pressapochismo, confusione. L’Italia è un paese confuso, devastato dalla demagogia, dagli annunci, dalle reticenze, dal servilismo, dalle farse giudiziarie, dal fanatismo e dalla menzogna. E da Satana, il nuovo Anticristo.
E dire che un tempo lontano fummo un paese laico, con una grande Costituzione, e un grande Welfare, che non abbiamo saputo difendere.
Nessun commento:
Posta un commento