martedì, febbraio 21, 2012

Una questione di buchi

Vivere con una psicologa è un’esperienza interessante, impegnativa, stimolante. Gli psicologi sono dei pragmatici, vanno dritto al sodo. Si tratta solo di chiarirsi sul significato di “sodo”.
Da giorni avevamo lo scarico della doccia semiotturato. E peggiorava. Sono i capelli, ovviamente, nostra figlia se li lava quasi ogni mattina, e un raccoglitore che ho applicato sul buco ha un’efficacia limitata. L’ho sturato tre o quattro volte con un acido potente e costoso, non i classici “idraulici liquidi” pubblicizzati dalla televisione perché, oltre ad avere un effetto modesto, a lungo andare creano una calcificazione permanente che rovina il tubo. Questo lo disse proprio l’idraulico che mi prescrisse, come un medico del pronto soccorso, l’acido. Però ad ogni intervento i tempi di ri-otturazione si accorciavano, segno che probabilmente l’acido creava una canaletta nel bolo di capelli, sapone solidificato, polvere e detriti vari, che si richiudeva con un intervallo sempre minore. Proprio non mi andava di versare per l’ennesima volta mezzo litro di acido micidiale nelle tubature e nelle fognature. Ho pertanto chiamato l’idraulico chiedendogli se c’era un metodo alternativo, oltre naturalmente a spaccare tutto, piatto doccia e pavimento. Mi ha risposto che in questi casi usano un soffio di aria compressa. Interessante. Abbiamo fissato un appuntamento per il giorno dopo.

E’ arrivato puntuale, con un ragazzino apprendista che portava una scatola di forma allungata, alta e stretta. Era un tipo giovane, energico, sbrigativo ma anche riflessivo, garbato, come tutti gli idraulici che ho conosciuto (e ne ho conosciuto diversi, nella vecchia casa per riparare un’infiltrazione ci hanno provato in tre). Il ragazzino era magro, esile, con un’aria che mi è sembrata vagamente sofferente, o infelice. Era giovane, aveva mollato la scuola presto, probabilmente subito dopo l’obbligo. L’idraulico è un mestiere molto ben pagato, anche perché è ad alta evasione fiscale, ma impegnativo e pesante. Lavorano sempre fino a tardi, le 19, le 20, compreso il sabato mattina, talvolta anche il pomeriggio. Per un ragazzo giovane è dura.

L’apprendista ha estratto dalla scatola una specie di pompa per biciclette gigante con un tubo che terminava con un boccaglio di gomma a tronco di piramide. Il capo ha inserito il boccaglio nel buco dello scarico, mentre il ragazzino pompava per mettere l’aria sotto pressione. Un primo soffio a 3 atmosfere non ha prodotto risultati. Allora il ragazzino ha ricominciato a pompare portando l’aria a 6 atmosfere. Questa volta il soffio l’ha sturato di colpo. E’ durato pochi secondi, uno stuff e tutto si è sbloccato. Fantastico.

Dopo con mia moglie ho detto: “c’è voluto un attimo, stuff! E si è aperto.” Lei ha continuato a correggere le tesine degli studenti della sua scuola di specializzazione post universitaria in psicologia. Ha detto solo “oh, bene.” Ma io ero euforico, mi rende sempre allegro la dimostrazione di efficienza scientifica. “Sono proprio contento” ho detto, canticchiando, “lo scarico adesso è libero, una meraviglia.” Lei mi ha guardato, ha inarcato leggermente le sopracciglia. “Va beh” ha detto, “è come se ti avessero sturato l’ano, dai.” Sono rimasto di stucco. Loro dividono le pulsioni di tutti noi in “orale” e “anale”. Il tale è un “orale” ecc. Io per esempio sarei un orale, anzi, un “oralone” perché non la finirei più di mangiare e di bere.

Sono tornato in bagno, ho guardato a lungo il buco dello scarico e pensavo al dualismo buco-ano, e mi veniva da ridere. Sono uscito per la fare la spesa alla coop e continuavo a pensare al soffio d’aria che sturava lo scarico-ano. Ridevo, ma mi inclinavo anche. Non era una cosa semplice gestire quell’immagine. E quel pensiero. Non era semplice per nulla.

2 commenti:

elisabetta bordieri ha detto...

sono piegata in due dal ridere! e comunque io ho una montagna di serpenti lunghi in testa. la prossima doccia mi spaventa!!!
ti aggiornerò!
eli

Baldrus MC ha detto...

Okkio allo scarico, Elisabetta, anche perché la tua posizione è... doppiamente delicata...