lunedì, marzo 21, 2005

A Papero…

…che scrive: "mi devi spiegare perché tutto questo è letterario" (commento riferito al post su Vendola), cerco di rispondere.
Ogni tanto entro in un bar (Bar Sport, ovviamente) e mi capita tra le mani qualche giornale-fogna, cioè uno di quegli strumenti di aggressione e di calunnia che vengono usati come arma offensiva politica. Li sfoglio interessato, e la mia attenzione cade subito sugli articoli dei cosiddetti "commentatori". Questi testi sono interessanti per me. Redatti in uno stile secco, con periodi brevi, parole forti, ritmo sostenuto (lo stile definito popolare), spesso sono ben scritti, sono dei piccoli capolavori di pura arte maligna; perfetta espressione del Male. Cosa è infatti il Male se non l’espressione dei sentimenti bassi dell’umanità? Ed io leggo tra le righe la profonda cattiveria che li ha generati, la malafede, la malevolenza. Il Negativo è sempre stato uno degli argomenti preferiti della ricerca letteraria. E’ parte di noi, e quindi l’arte cerca di capirlo, di rappresentarlo. Il Negativo è molto presente nella scrittura, più del Bene, del Positivo, che ha uno spazio minore. Ho sempre pensato che uno dei massimi capolavori del Male sia Les fleurs du mal di Baudelaire, dove l’uomo, il poeta, ne è sedotto, si abbandona al suo fascino, vi si inchina, ne celebra la bellezza perversa. Ma molti non sono affatto d’accordo con questa lettura. Comunque spero di averti risposto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il Male?

Catherine: "E perchè fare il Male?"
Goetz: "Perchè il Bene è già stato fatto."
Catherine: "Chi l'ha fatto?"
Goetz: "Dio padre. Io invento."

(J. P. Sartre, Il diavolo e il buon dio)